venerdì 8 luglio 2011

Segni: Piccole luci Zen





Martedì scorso si è chiusa la mia mostra personale intolata:"Segni piccole luci Zen".
L'inaugurazioneo si è tenuta martedì 21 giugno alle ore 19.00 presso lo Spazio Flower Bed in Via Truchetta 78b a Rimini.
Ecco la presentazione della curatrice della mostra Valentina Perazzini:

SEGNI: PICCOLE LUCI ZEN

“La sabbia granita era sparita da sotto i suoi piedi. Le sue
scarpe calpestarono ancora un umido crosciante amalgama petroso,
taglienti gusci di conchiglie, stridule ghiaie, che percote le
ghiaie innumerevoli, legno crivellato dal tarlo marino, perduta
Armada. Li costeggiò con cauto passo. Una bottiglia di birra si
rizzava, infitta fino alla cintola, nell’impasto grumoso della
sabbia. Una sentinella: isola della terribile sete. Cerchi di
botte rotti sulla spiaggia; dalla parte di terra un dedalo di
oscure reti scaltre; ancor più lontano porte posteriori
scarabocchiate […]

La passeggiata sulla spiaggia di Stephan Deladus calza proprio a
pennello al lavoro fotografico dell’artista Giorgio Girolomini,
che con le sue inquadrature estranianti di objet trouve ci insegna
a osservare questi oggetti con occhi diversi, quelli di chi
pratica come lui lo zen.

Rispetto allo zen risulta dunque una scelta appropriata quella di
utilizzare la fotografia, che assume qui il suo ruolo primario di
documento di ciò che l’artista incontra durante le sue
passeggiate. Da sottolineare inoltre che, al contrario di quello
che si potrebbe pensare osservando queste fotografie, non solo
Girolomini non interviene mai sugli oggetti che va a fotografare,
ma addirittura, lascia che siano questi a dirgli di essere
fotografati.In questo modo oggetti in apparenza banali si
trasformano in piccole luci, che ci mostrano la loro consistenza,
con il loro peso quando affondano nella sabbia e la loro
leggerezza quando riemergono. Joyce chiama i resti di ciò che
Dedalus incontra “vuoti gusci umani” come se fossero delle
crisalidi ormai inutili, come delle tracce che ci indicano la
trasformazione Lavoiseriana ed ecologica del mondo, la quale può
essere così veloce ed evidente solo nella sabbia.

1 commento:

cooksappe ha detto...

hey niente male!